Il Consiglio comunale si esprime a favore della richiesta di funerali di Stato per il sindacalista Placido Rizzotto

Il sindacalista socialista Placido Rizzotto ha impegnato tutta la sua breve vita nella difesa della legalità e della dignità di chi voleva lavorare senza essere costretto a sottostare ai soprusi della criminalità,convincendo i contadini siciliani a ribellarsi al sistema di potere della mafia; sostenne con forza i Decreti Gullo che imponevano l’obbligo di cedere in affitto alle cooperative contadine le terre incolte o malcoltivate dei proprietari terrieri.

Data:
6 Aprile 2012

Il Consiglio comunale si esprime a favore della richiesta di funerali di Stato per il sindacalista Placido Rizzotto

Il sindacalista socialista Placido Rizzotto ha impegnato tutta la sua breve vita nella difesa della legalità e della dignità di chi voleva lavorare senza essere costretto a sottostare ai soprusi della criminalità,
convincendo i contadini siciliani a ribellarsi al sistema di potere della mafia; sostenne con forza i Decreti Gullo che imponevano l’obbligo di cedere in affitto alle cooperative contadine le terre incolte o malcoltivate dei proprietari terrieri.
Uno dei terreni assegnati alle cooperative era di proprietà di Luciano Liggio esponente di spicco della mafia corleonese: il 1 maggio del 1947 la mafia decise di reprimere ogni tentativo di rivolta dei contadini sparando su 2000 persone che stavano manifestando contro il latifondismo a Portella della Ginestra.
Durante il tentativo di repressione vennero uccisi undici contadini e molti altri furono feriti; il 10 maggio del 1948 la mafia rapì l’allora trentaquattrenne sindacalista attirandolo in una imboscata: a seguito delle indagini condotte dall’allora Capitano dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa esponenti della mafia corleonese confessarono di aver rapito e ucciso Placido Rizzotto e di aver gettato il corpo nelle foibe di Rocca Busambra
– il 7 settembre 2009 furono ritrovati nel luogo indicato resti umani – che a seguito di rilievi del DNA a 64 anni dalla morte i resti umani ritrovati sono stati identificati come i resti del sindacalista Placido Rizzotto lo scorso marzo.

Considerato che mai come in questo momento serve recuperare la memoria ed il rispetto nei confronti di chi viene ucciso per non accettare i soprusi della criminalità organizzata e difendere i diritti dei lavoratori; tutti coloro che hanno perso la vita per aver contrastato le mafie di ogni natura e di ogni colore devono rappresentare orgoglio per il Paese che non dovrà mai dimenticarli.

Tutto ciò premesso e considerato il Consiglio Comunale di Anguillara Sabazia aderisce alla richiesta, già formulata da molti comuni, di mobilitarsi presso

-il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio affinché anche a distanza di tanti anni, la nostra Repubblica non dimentichi coloro che si sono battuti per la legalità riservando l’ufficialità dei funerali di stato per le esequie di Placido Rizzotto”
-e di inviare, come richiesto dalla CGIL Sicilia, una pietra tipica del luogo di provenienza per costruire la tomba di Placido Rizzotto a Corleone

 

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    Ultimo aggiornamento

    6 Aprile 2012, 00:00