In merito ai ripetuti problemi all’acquedotto alimentato dal Pozzo del Biadaro

Si stanno verificando da alcuni giorni problemi alla distribuzione idrica nelle zone servite dall’acquedotto alimentato dal Pozzo del Biadaro ed in particolare i quartieri della Residenza Claudia, Biadaro, Campo Marinaro, Stazione, Poggio dei Pini e le zone a ridosso della Via Anguillarese.

Data:
29 Giugno 2015

In merito ai ripetuti problemi all’acquedotto alimentato dal Pozzo del Biadaro

Si stanno verificando da alcuni giorni problemi alla distribuzione idrica nelle zone servite dall’acquedotto alimentato dal Pozzo del Biadaro ed in particolare i quartieri della Residenza Claudia, Biadaro, Campo Marinaro, Stazione, Poggio dei Pini e le zone a ridosso della Via Anguillarese.

Negli ultimi giorni si è provveduto ad effettuare dei controlli volti a comprendere la variazione dei consumi rispetto all’anno scorso. Questo perché la velocità con cui avviene le svuotamento della cisterna a servizio di suddetto acquedotto appare piuttosto repentina rispetto al passato. Ciò che è emerso analizzando i dati che giungono dal sistema di tele controllo del campo pozzi è un aumento dei consumi, rispetto allo stesso periodo del 2014, pari a circa il 25-30%. La quantità di acqua immessa nella cisterna è inferiore a quella che dalla cisterna viene spinta dal blocco pompe all’interno delle tubazioni di distribuzione. Numericamente parlando si immettono nella cisterna circa 95 mc/ora e si prelevano dalla stessa circa 120/130 mc/ora.

E’ quindi confermato che i problemi di questi giorni sono dovuti all’eccessivo consumo di acqua (l’impianto di produzione di acqua non ha subito interruzioni di servizio né diminuzioni nella capacità produttiva rispetto allo scorso anno ed è operativo h24 da 10 giorni senza soluzioni di continuità) e per questo ci preme nuovamente evidenziare e raccomandare di evitare sprechi di acqua ed usi per fini che non siano quelli idropotabili. Chi opera spreco di acqua o uso improprio della stessa, in questo momento di criticità, lo fa togliendola dalla disponibilità del proprio vicino, è necessaria la collaborazione di tutti per poter fare fronte all’eccesso di consumo di questi giorni. Per questo si fa nuovamente appello alla cittadinanza affinché tutte le attività non strettamente connesse all’uso idropotabile vengano evitate soprattutto nella fascia oraria tra le 7.00 e le 23.00. L’acqua distribuita oggi nelle case dei cittadini di Anguillara connesse agli acquedotti comunali è potabile, ciò grazie ad un trattamento chimico-fisico realizzato per mezzo di impianti appositamente realizzati che consentono di trattenere le sostanze nocive (in genere metalli) che invece nel recente passato era “consentito” tollerare in traccia nell’acqua distribuita. Non siamo più nel mondo e nel tempo del consumo illimitato di acqua grezza che veniva distribuita senza alcun trattamento. Gli impianti realizzati dal Comune sono stati progettati, calibrati e costruiti tenendo conto delle esigenze alimentari e sanitarie dei cittadini, non per poter assicurare acqua ad orti, giardini ed in alcuni casi piscine.

Al contempo il Comune, gestore del servizio, ha predisposto un piano per poter applicare una prima rapida soluzione alla mancanza di acqua nelle zone di cui sopra e nella giornata di domani verranno eseguite delle attività di ridistribuzione delle utenze spostando cioè alcuni segmenti dell’acquedotto – oggi alimentati dal Pozzo del Biadaro – sotto i Pozzi del Montano che possono contare su una cisterna di maggiore capacità. Sapremo nel corso della giornata di domani se queste operazioni consentiranno di riequilibrare i consumi così da assicurare acqua potabile in tutte le zone di Anguillara.

Faccio appello al senso civico solidale e collaborativo di tutti – dichiara il Sindaco, Avv. Francesco Pizzorno – sono convinto che i miei concittadini cercheranno di ottimizzare e limitare il consumo di un bene prezioso come l’acqua dimostrando quindi la consueta solidarietà verso chi in questi giorni non solo ha avuto difficoltà a farsi la doccia o a sciacquare la frutta ma in alcuni casi si è persino trovato nell’impossibilità di provvedere a lavare i figli. Stiamo lavorando senza sosta per trovare tutte le soluzioni possibili ma la prima di queste consiste nella riduzione del consumo e questa la si ottiene tutti insieme. Diversamente saremo costretti a procedere ad applicare le sanzioni previste dall’Ordinanza 69/2013 tutt’ora in vigore“.

Grazie per la collaborazione.

L’Amministrazione Comunale

 

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Ultimo aggiornamento

29 Giugno 2015, 00:00