SECONDO TAVOLO D’INCONTRO PER IL PROBLEMA DEI LIVELLI IDROMETRICI NEGATIVI DEL LAGO DI BRACCIANO
Comunicato congiunto dei Comuni di Anguillara Sabazia, Bracciano e Trevignano Romano il relazione alla riunione del 13 marzo 2017 promossa dalla Regione Lazio per affrontare la questione dei livelli idrometrici negativi del Lago di Bracciano Il secondo tavolo d’incontro convocato e tenutosi in data odierna presso la Direzione Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio, alla presenza di tutti gli Enti già presenti alla precedente riunione del 27 febbraio scorso e di Acea Ato2, non ha purtroppo avuto l’esito che tutti ci aspettavamo.
Data:
13 Marzo 2017
Comunicato congiunto dei Comuni di Anguillara Sabazia, Bracciano e Trevignano Romano il relazione alla riunione del 13 marzo 2017 promossa dalla Regione Lazio per affrontare la questione dei livelli idrometrici negativi del Lago di Bracciano
Il secondo tavolo d’incontro convocato e tenutosi in data odierna presso la Direzione Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio, alla presenza di tutti gli Enti già presenti alla precedente riunione del 27 febbraio scorso e di Acea Ato2, non ha purtroppo avuto l’esito che tutti ci aspettavamo.
Infatti, tra le prospettive auspicate il 27 febbraio scorso, quale azione immediata di Acea Ato2 aspettavamo l’annuncio di una riduzione sostanziale della captazione della acque dal Lago di Bracciano.
In questo senso, il gestore del Sistema Idrico Integrato non ha potuto fornire una risposta positiva.
Va sottolineato però che l’Ingegnere Lucio Bignami, a nome del Presidente di Ato 2, ha presentato una serie d’interventi che Acea dovrà affrontare su altri acquedotti Regionali per diminuire la captazione dal Lago di Bracciano progressivamente dal mese di marzo sino a maggio.
Questo tuttavia non garantisce con sicurezza, però, la diminuzione della stessa captazione nel periodo estivo, qualora questi acquedotti dovessero andare in sofferenza per esigenze legate alla siccità.
Dunque, ad oggi, non ci è stata fornita una soluzione immediata necessaria a mitigare lo stato emergenziale della salute idrica e soprattutto ecosistemica del nostro lago con tutte le conseguenze che ne derivano, dal danno ambientale, a quello infrastrutturale, turistico, socio-economico e archeologico.
Se è forse azzardato parlare di emergenza idrica per la città’ di Roma e i Comuni che si servono del Servizio Idrico fornitogli da Acea anche attraverso le quotidiane captazioni di acqua dal Lago di Bracciano resa idropotabile, ribadiamo invece che la situazione oramai chiara generata dal grave livello negativo dello zero idrometrico del lago, nel quadro attuale, possa lasciar presagire verosimilmente ad un disastro ambientale. Questo anche in relazione alle affermazioni di autorevoli accademici intervenuti alla riunione odierna.
Va rilevato che alla data attuale Acea Ato2 ha dichiarato di captare quotidianamente 900/1000 litri secondo di acqua e che, nonostante i periodi climatici di siccità e i livelli del lago già molto bassi nel mese di novembre, ha sostenuto di aver captato nel mese di dicembre scorso, 1400 litri secondo quotidianamente dal lago per ovviare a problemi su altri acquedotti.
Le captazioni, come precisato sempre da Acea Ato2, sono legittime in ragione della convenzione siglata con il Ministero dei lavori Pubblici nel lontano 1990 per ovviare a situazioni di emergenza idrica della Città di Roma la quale formalmente consente alla stessa di effettuare questi prelievi.
Nella giornata di domani Acea Ato2 stessa dovrà inviare ai Comuni e alla Regione Lazio un documento nel quale si dichiarano con precisione gli interventi e i relativi indici di affidabilità che dovrà effettuare su altri acquedotti nella Regione Lazio per poter diminuire il prelievo delle acque dal Lago di Bracciano, non garantendo, però, la costanza di tale diminuzione nel periodo estivo.
I Sindaci e gli altri rappresentanti dei Comuni di Anguillara Sabazia, Bracciano e Trevignano Romano presenti hanno chiesto alla Regione di intervenire nell’immediato con la convocazione di un tavolo tecnico per risolvere, sin da subito, tutte le problematiche che l’abbassamento de lago sta provocando sulle rive delle cittadine che vi si affacciano. La conferenza è stata chiesta al fine di individuare tutte le azioni congiunte utili ad impedire la compromissione della stagione estiva turistica, la sicurezza per balneazione e navigazione, oltre che per preservare sia l’ecosistema, i siti archeologici e ambientali. La collaborazione con la Regione e il tavolo tecnico affronteranno anche le problematiche legate agli effetti sulle infrastrutture costiere già rilevate dai Comuni rivieraschi.
La Regione Lazio si è resa nuovamente e positivamente disponibile alla convocazione del tavolo tecnico congiunto con i vari responsabili dei Dipartimenti regionali interessati per materia di competenza e il Direttore del Dipartimento Ambiente e Sistemi Naturali Vito Consoli, nello spirito di collaborazione massima, si è impegnato a convocarlo per la settimana prossima.
Ultimo aggiornamento
13 Marzo 2017, 00:00