"ZITTO?NO!"

L’amministrazione di Anguillara Sabazia, guidata dal Sindaco Sabrina Anselmo, insieme all’ assessore alle Politiche Sociali e di Genere, vicesindaco dì Anguillara Sabazia, Sara Gálea è lieta di comunicare l’avvio del  Progetto delle Politiche Sociali e di Genere: “ZITTO?NO!” “ZITTO?NO!”  Nasce da un confronto tra il ViceSindaco e l’insegnante di Hip Hop dance e autrice dell’Edance Method Claudia Bordoni, che hanno deciso di creare una collaborazione per dare voce e spazio ai ragazzi.

Data:
13 Febbraio 2019

"ZITTO?NO!"

L’amministrazione di Anguillara Sabazia, guidata dal Sindaco Sabrina Anselmo, insieme all’ assessore alle Politiche Sociali e di Genere, vicesindaco dì Anguillara Sabazia, Sara Gálea è lieta di comunicare l’avvio del  Progetto delle Politiche Sociali e di Genere: “ZITTO?NO!”

“ZITTO?NO!”  Nasce da un confronto tra il ViceSindaco e l’insegnante di Hip Hop dance e autrice dell’Edance Method Claudia Bordoni, che hanno deciso di creare una collaborazione per dare voce e spazio ai ragazzi.
Unendo arte e sociale, Il progetto “ Zitto No! vuole supportare il lavoro iniziato due anni e mezzo fà  dall’assessorato alle politiche sociali: sostenere i giovani e le famiglie nella lotta contro le violenze di genere e il bullismo.
“ZITTO?NO!” è il progetto sociale, dedicato ai giovani, creato e realizzato con loro.
Il percorso di questo movimento sociale prevede più tappe e specifici argomenti:
23 febbraio IL POTERE ALIENANTE DEI TELEFONI
23 marzo IL BULLISMO
13 aprile LA VIOLENZA SULLE DONNE
25 maggio LA FAMIGLIA DI OGGI
In ogni data, ogni tematica verrà affronta con uno spettacolo in Piazza del Molo alle ore 16:00, che vede la rappresentazione di una coreografia/storia a tema e flashmob. 
Successivamente alle ore 17:00 ci si sposterà presso l’ex consorzio, dove si terrà una conferenza/incontro/dibattito, in cui interverranno varie figure quali, tecnici, psicologi e counselors, o persone comuni che rilasceranno testimonianza dello loro esperienza, ovviamente sul tema trattato.
In un dibabattito verrà lasciato spazio ai giovani, dai più piccoli ai più grandi, che potranno quindi DARE VOCE loro stessi all’argomento trattato.
Il tutto si concluderà con una breve lezione di edance method in cui verranno coinvolti tutti: bambini, adolescenti, genitori, intere famiglie. 
Come ultimo invito alla trasformazione di tali realtà, verrà riproposta la coreografia/storia, presentata in piazza del molo.

Il 29 giugno in location ancora da stabilire, si terrà l’evento finale, in cui un fil rouge andrà a legare i vari temi trattati durante tutto il percorso, mettendo in rilievo che le criticità sociali sono legate l’un l’altra: i problemi che esistono nella famiglia possono molto spesso far scaturire la violenza in ogni sua forma. Ecco dunque che la società di oggi presenta giovani persi e che non hanno  punti di riferimento.   Da questa falla, nasce l’esigenza da parte del giovane di indossare la maschera del bullo per nascondere una fragilità  estrema, che cerca rifugio nell’illusorio mondo di internet e dei social.

 

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Ultimo aggiornamento

13 Febbraio 2019, 00:00