Allarme gatti avvelenati ad Anguillara Sabazia
L”Amministrazione Comunale esprime grande preoccupazione e disagio per quanto è accaduto in questi mesi (nel periodo compreso tra agosto a ottobre 2013) nella zona compresa tra Via Enrico De Nicola e Via Pizzo Morronto ad Anguillara Sabazia, in seguito al ritrovamento di svariati gatti agonizzanti o deceduti.
Data:
6 Novembre 2013
L”Amministrazione Comunale esprime grande preoccupazione e disagio per quanto è accaduto in questi mesi (nel periodo compreso tra agosto a ottobre 2013) nella zona compresa tra Via Enrico De Nicola e Via Pizzo Morronto ad Anguillara Sabazia, in seguito al ritrovamento di svariati gatti agonizzanti o deceduti.
Da analisi effettuate dall”Istituto Zooprofilattico Sperimentale in sinergia con la Usl Rm F di Bracciano sulle carcasse prelevate, si è determinato che gli animali siano stati plausibilmente avvelenati con glicole etilenico (liquido antigelo). A seguito di questi eventi, l”Amministrazione ha ritenuto doveroso affiggere alcuni cartelli di allerta nella zona interessata ed il Sindaco, quale rappresentante del Comune, ha sporto dovuta denuncia-querela contro ignoti presso la Stazione dei Carabinieri di Anguillara Sabazia, nella quale si richiede all”autorità giudiziaria di esperire tutti gli accertamenti utili e necessari ad individuare la persona autrice della diffusione delle esche avvelenate. Si ricorda che in base all”Ordinanza del Ministero della Salute n. 13 del 17 gennaio 2009 è vietato a chiunque utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare ed abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocive, compresi vetri, plastiche e metalli; è vietata, altresì, la detenzione, l”utilizzo e l”abbandono di qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni al soggetto che lo ingerisce. Si rammenta, inoltre, che l” uccisione di animali è un reato previsto dall”art. 544-bis del Codice Penale ai sensi del quale: Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni. E” bene precisare che, oltre all”evidente cattiveria perpetrata ai danni di animali innocenti, il posizionamento di tali sostanze può rappresentare una gravissima situazione di pericolo per l”incolumità pubblica essendo la sostanza velenosa potenzialmente pericolosa (anche in maniera indiretta) per gli esseri umani, compresi i minori. Si invita, pertanto, la cittadinanza tutta a segnalare immediatamente alla Polizia Municipale o ai Carabinieri qualsiasi informazione utile all”individuazione del responsabile del gesto e a vigilare sui propri animali di compagnia. Non potendo escludere che simile situazione possa verificarsi in zona diverse da quella indicata, si pregano pertanto i padroni di animali e i responsabili di cani e gatti liberi accuditi di interpellare immediatamente i propri veterinari di fiducia in caso si presenti sintomatologia riconducibile ad un sospetto di avvelenamento.
Il Delegato Alla Tutela degli Animali
Sig. Secondo Ricci
Ultimo aggiornamento
6 Novembre 2013, 09:51