Progetto Oileco

Anguillara aderisce al progetto Europeo OILECO

www.oileco.eu

Responsabile del Servizio: Arch. Carlo Monda

– Pec: ambiente.anguillara@pec.it

Si tratta di un progetto che promuove la realizzazione di filiere virtuose per l’intercettazione, il recupero e la valorizzazione energetica degli oli vegetali esausti prodotti dalle utenze domestiche e dalle utenze non domestiche (esercizi commerciali, ristoranti, pizzerie, etc).

E’ stato quindi definito un protocollo d’intenti tra i tre comuni lacustri (Anguillara Sabazia, Bracciano e Trevignano Romano) e il comune di Oriolo Romano. Tale protocollo ha definito la filiera locale per l’intercettamento e l’avvio alla filiera di riuso dell’olio.

Sembra effettivamente valido il concetto per cui, in Italia, un abitante rappresenta 4,6 kg annuali di olio fritto – per poco piu della metà prodotti da abitazioni, e per il resto, da attività commerciali. Si tratta di un rifiuto che, pur considerato non pericoloso, genera ingenti danni se disperso nell’ambiente. Un chilogrammo di olio vegetale sversato in acqua, per esempio in un lago, tra vari altri danni, sottrae subito e a lungo grandi quantità di ossigeno all’acqua sottostante, una superficie che può raggiungere ettari. Una buona parte dei costi di manutenzione delle condotte delle acque reflue, é dovuta alle corrosioni e alle otturazioni causate dalle immissioni di oli fritti, tipicamente attraverso lavandini.

L’iniziativa è per questo un importante passo verso la salvaguardia del bacino idrico sabatino visto che i comuni promotori sono tutti comuni che confluiscono nel sistema fognario del COBIS e che gli olii vegetali fritti che finiscono nei sistemi fognari creano dei problemi notevoli alla depurazione e alti costi di gestione da parte di Acea Spa.

Successivamente all’avvio della filiera di recupero dell’olio seguirà la sperimentazione di uno o più usi finali presso i territori aderenti, per Anguillara si è ipotizzato l’uso del bio-diesel prodotto dall’olio per alimentare la caldaia di una scuola (sono in corso approfondimenti tecnico-giuridici).

L’olio fritto è il costituente principale di una vasta serie di prodotti (tra gli altri: lubrificanti, vernici, inchiostri, distaccanti, additivi per la concia delle pelli, saponi, carburanti/combustibili) e trova dunque buone remunerazioni sul mercato. In Italia, la tonnellata venduta sporca può ottenere fino a oltre 400€, mentre pulita a grado combustibile può ottenere fino a oltre 700€.

Pulire l’olio fritto per utilizzarlo immediatamente come olio combustibile, produce pochi e sostenibili rifiuti (acque, particellato compostabile), e richiede poca energia (60*C di temperatura oppure 80*C in caso di lavaggi dei secchi, molta poca elettricità). Il Comune ha il massimo interesse a intercettare precocemente questa rinnovabile, locale, fluida fonte di energia, e al momento convoglia l’olio fritto che intercetta, al produttore di biodiesel DP Lubrificanti in Aprilia, il solo in Italia a poter produrre biodiesel a partire da soli oli fritti. Tuttavia il Comune sta considerando di promuovere direttamente e indirettamente usi locali di questo combustibile rinnovabile, senza escludere la sua partecipazione a una ESCO (energy service company).

I comuni sono assistiti in questo progetto da Ecosoluzioni Snc, nel suo ruolo di facilitatore degli accordi di filiera “oileco” (in sviluppo in una altra dozzina di territori in Italia).

Come conferire l’olio vegetale esausto: privati cittadini

Alle abitazioni ovvero ai privati cittadini, il Comune offre i seguenti servizi di raccolta di olio fritto:

  • presso il centro di raccolta rifiuti comunale il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 09.00 alle 12.00, il martedì e il giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e il sabato dalle 09.00 alle 18.00, Zona Industriale Le Pantane (seguire indicazioni su Via di Ponte Valle Trave oppure su Via della Mainella);

Come conferire l’olio vegetale esausto: imprese alimentari e simili

Il Comune, con Delibera di Consiglio Comunale n. 4 del 31 gennaio 2013, ha deliberato che il rifiuto olio fritto prodotto da attività commerciali/industriali, è assimilato all’olio fritto prodotto da abitazioni ovvero privati cittadini. Pertanto, le attività in questione devono conferire il loro olio fritto esclusivamente ai rilevanti servizi comunali o a chi è da questi stato regolarmente incaricato a fornire detto servizio.

Le attività possono conferire direttamente il rifiuto in questione al centro comunale di raccolta dei rifiuti sito in (specificare indirizzo). E’ possibile – ma non in tutti i casi – che l’attività possa beneficiare di un servizio gratuito di ritiro del rifiuto su chiamata. Per quest’ultimo servizio occorre accordarsi preventivamente con l’Ufficio Ambiente del Comune (i riferimenti sono riportati in coda alla pagina) che fornirà informazioni e riferimenti. Le attività, in ognuno dei due casi riceveranno gratis secchi puliti per l’accumulo del rifiuto, nonchè tenuta dei libri di carico/scarico.

Stato della procedura

  • Adesione al progetto: Delibera di Giunta n. 154 del 20 dicembre 2012
  • Approvazione assimilazione olio e schema di convenzione di adesione al partenariato: Delibera di Consiglio Comunale n. 4 del 31 gennaio 2013
  • 53^ Sagra del Pesce, avvio del servizio in occasione dell’apertura degli stand gastronomici (fraschette), consegna dei contenitori per il conferimento dell’olio vegetale esausto
  • Avvio del servizio di raccolta degli vegetali esausti e stipula convenzione con la Gesmal srl per lo smaltimento
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Ultimo aggiornamento

2 Marzo 2021, 16:06